Stableswap
Come Uniswap, Curve Finance è uno scambio decentralizzato per la compravendita di criptovalute. La differenza principale è che su Uniswap è possibile scambiare qualsiasi token ERC-20 (purché ci sia liquidità), mentre Curve è specifico per la negoziazione di stablecoin su Ethereum ed è definito uno stableswap.
Curve attualmente supporta il trading per le seguenti stablecoin: DAI, USDT, USDC, GUSD, TUSD, BUSD, USDD, EURS, PAX, sUSD, USDN, USDP, RSV, LINKUSD. Inoltre, è possibile scambiare ETH, LINK e alcuni altri asset tokenizzati come wBTC e renBTC.
Essendo costruito appositamente come DEX per stablecoins, Curve offre sia ai trader che ai fornitori di liquidità vantaggi chiave tra cui:
Basse commissioni di scambio: Curve offre ai trader commissioni di trading molto più basse per le operazioni in stablecoin rispetto a Uniswap (0,3% per operazione su Uniswap contro lo 0,04% su Curve).
Slittamento ridotto: i trader che spostano grandi somme e le coppie di trading ad alto volume sono soggetti a slittamento, ma i pool di asset simili di Curve lo riducono al minimo.
Nessuna impermanent loss: Curve utilizza pool di stablecoins per aggirare il problema dell’impemanent loss. Tutti i pool di Curve sono pool di stablecoin 1:1 (ad esempio, USDT/DAI) o pool di token/token sintetici 1:1 (ad esempio, sETH/ETH). Mantenendo le coppie di pool di liquidità limitate ad attività che si rispecchiano reciprocamente nel valore, l’impermanent loss non è un problema.
In più, le coppie di scambio su Uniswap sono sempre denominate in ETH, quindi per effettuare un'operazione il più possibile diretta (ed economica), è necessario operare utilizzando ETH. Ad esempio, se un utente decide di scambiare USDT per USDC, Uniswap trasformerà USDT in ETH, quindi scambierà ETH con USDC: lo scambio richiede due transazioni, rendendo più costosa l'operazione.
Il trading di stablecoin su Curve è più economico perché Curve non richiede ETH come coppia base per gli scambi. I pool di liquidità delle stablecoin sono ricchi di offerta e consentono di scambiare direttamente le stablecoin con un unico scambio economico.
CRV è l’utility token nativo del protocollo Curve e presenta quattro casi d'uso principali:
Governance: Curve è un exchange decentralizzato governato dalla community e dai partecipanti al protocollo. Le decisioni vengono prese on-chain su una specifica piattaforma dai possessori di CRV che bloccano i loro token per convertirli in veCRV ed ottenere potere di voto.
Ricompense: I premi e gli incentivi del pool di liquidità sono pagati in CRV ai fornitori di liquidità in base all'entità delle quote del pool.
Burn: Non tutte le commissioni di negoziazione vengono reindirizzate agli LP. Una piccola parte delle commissioni viene raccolta e utilizzata per acquistare e bruciare CRV, riducendo così l'offerta di CRV.
veCRV: veCRV è l'acronimo di vote-escrowed CRV, e rappresenta il token CRV bloccato nel protocollo Curve per un periodo di tempo definito. veCRV è usato per votare nella governance, aumentare le ricompense e guadagnare una porzione delle commissioni di scambio generate dal protocollo.
Nessun altro protocollo DeFi è così profondamente legato all'intero ecosistema DeFi come Curve. Possiamo vedere infatti le applicazioni decentralizzate ed i protocolli DeFi basati su Ethereum in grado di collegarsi e interoperare tra loro in modo nativo come “Lego finanziari”: come i lego, Curve e altri protocolli DeFi si collegano per costruire strutture finanziarie innovative, competitive ed accessibili anche ad operatori di mercato appartenenti ad economie in via di sviluppo.
Applicazioni DeFi come Yearn Finance, Compound, AAVE, Synthetix, Sushi, Badger DAO, Cream Finance, Pickle Finance e Fantom utilizzano tutti pool Curve. L'enorme volume di liquidità che arriva a Curve da queste fonti fa crescere il valore depositato complessivo di Curve e mette sotto pressione l'offerta circolante di CRV, con un conseguente effetto di scarsità ed apprezzamento dell’asset.
Cos'è Curve Finance e come funziona?
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