DEX
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Prima dell’avvento della DeFi, l’unico modo per scambiare cryptovalute in qualsiasi momento era tramite l’utilizzo di specifiche piattaforme online chiamate “exchange”. Tali servizi sono offerti da società registrate, che gestiscono l’intero flusso di market-making e soprattutto si impegnano a custodire gli asset dei propri clienti, con una gestione del tutto centralizzata del sistema: da qui il termine CEX (Centralized Exchange).
Grazie all’introduzione degli smart contracts, gli sviluppatori web3 sono stati in grado di costruire servizi di exchange del tutto decentralizzati chiamati DEX (Decentralized Exchange), con interfacce grafiche user friendly ed un modello innovativo di gestione della liquidità e market-making.
Uniswap è stato il primo e più famoso protocollo DeFi ad introdurre la gestione della liquidità del DEX con un modello AMM, ossia Automated Market Maker. Prima dell'arrivo di Uniswap con un modello AMM funzionante, il trading su un DEX era lento e i crypto asset venivano scambiati con discrepanze di prezzo rilevanti rispetto ai prezzi riportati sui CEX. Il modello AMM ha risolto questo problema incentivando la creazione di pool di liquidità e consentendo agli utenti di scambiare in modo del tutto programmato. I pool di liquidità rappresentano coppie di scambio univoche, ad esempio ETH/BTC, alle quali gli utenti possono contribuire fornendo asset in rapporto 50:50 rispetto al loro valore monetario e ricevendo in cambio dei “Token LP” che rappresentano la sua posizione all’interno della medesima pool di liquidità.
Nel caso appena citato, un utente potrebbe fornire ad esempio 100 euro di BTC e 100 euro di ETH. L'incentivo degli utenti a fornire la liquidità nelle pool, consiste nella condivisione delle commissioni di scambio generate dal protocollo: in particolare, chi aggiunge liquidità a un DEX riceve una quota delle commissioni generate quando gli altri partecipanti effettuano operazioni di trading.
In più, molto spesso gli exchange decentralizzati incentivano ulteriormente i depositi tramite la distribuzione ai fornitori di liquidità del token di governance della piattaforma, che può essere a sua volta venduto per ottenere maggiori profitti.
Tuttavia, per coloro che forniscono la liquidità, esiste un problema di impermanent loss (IL). In parole povere, se il prezzo di un asset sale, a causa del modo in cui i pool di liquidità bilanciano i depositi a 50:50, l’utente si ritrova con meno unità dell’asset che si è apprezzato e con più unità della controparte.
Rimane in ogni caso una perdita non consolidata fintanto che l’utente non deciderà di rimuovere la liquidità: molto spesso infatti chi detiene un deposito affetto da IL, decide infatti di attendere un riallineamento del rapporto precedente per effettuare la rimozione del deposito.
Per quanto riguarda l'algoritmo di trading, si tratta di una formula che bilancia i saldi residui dei due asset in una coppia di trading. La cosa importante da ricordare è che due asset non vengono accoppiati attivamente in tempo reale, ma un programma determina il prezzo in base alla quantità rimanente di entrambi gli asset.
A differenza degli exchange centralizzati, i DEX permettono a chiunque di scambiare i propri asset in qualsiasi momento senza il bisogno di un intermediario, ottenere un rendimento sul proprio capitale contribuendo alla liquidità del protocollo, ma soprattutto consentono agli utenti di custodire i propri asset in un portafoglio di cui solo questi ultimi detengono le chiavi private, eliminando dunque anche il rischio di custodia.I DEX non richiedono misure di Know Your Customer (KYC) o antiriciclaggio (AML). Lo scambio in sé non esiste in nessuna giurisdizione, quindi non c'è un quadro normativo che si applichi ad esso, ma soprattutto consente all’utente di mantenere un buon livello di privacy attorno alle proprie movimentazioni.
I DEX possono essere utili a tutti, ma la loro utilità è maggiore nei Paesi in via di sviluppo, dove la mancanza di una solida infrastruttura finanziaria ha impedito alle imprese finanziarie tradizionali di accettare molti clienti. La Banca Mondiale stima che . Queste persone non sarebbero in grado di superare le più blande misure KYC AML, ma con l'accesso a Internet sarebbero in grado di operare su un DEX. Uno dei principi fondamentali della DeFi è la disintermediazione, perché aumenta la libertà economica degli individui in tutto il mondo, indipendentemente dal loro status economico, sociale, religioso, culturale etc. I DEX sono una componente fondamentale della finanza decentralizzata (DeFI). Probabilmente, senza DEX liquidi e di alta qualità, la DeFi non avrebbe conosciuto l'incredibile crescita che ha avuto.